Caratteristiche generali del Diodo e dell’Alessandrite

I laser più utilizzati e più specifici per il trattamento di depilazione medica sono sicuramente il Diodo e l’Alessandria. Entrambi sono sicuri e danno ottimi risultati ma emettono luce a diverse lunghezze d’onda: il Diodo emette ad 808nm mentre l’Alessandria emette a 755nm. Questa differente emissione spiega anche le peculiarità di ciascuna tecnologia che, sebbene siano simili, non sono esattamente sovrapponibili. Come è possibile vedere nello schema a fianco, entrambi i laser hanno un assorbimento maggiore da parte della melanina rispetto all’emoglobina o all’acqua. Questo spiega come mai siano in grado di colpire il bulbo dei peli preservando cute e vasi sanguigni.

picchi di assorbimento di laser alessandrite e diodo

Differenze principali

 

La principale differenza tra le due tecnologie sta nella specificità per due tipi diversi di pigmento: il laser Alessandrite è più specifico per la Feomelanina e perciò è in grado di colpire anche peli castani chiaro e biondi, mentre il Diodo è più specifico per la Eumelanina e perciò colpisce meglio i peli scuri. Oltre a questo va anche aggiunto che il laser Alessandrite è più sicuro sulle carnagioni scure e può essere usto anche nelle stagioni calde.

Quale laser è meglio usare?

 

Avendo specificità diverse non è corretto indicare quale sia il migliore. I centri medici migliori devono averli entrambi per poter garantire il massimo dei risultati in assoluta sicurezza. Il pelo nero irsuto, infatti, dopo alcune sedute di laser diodo tende ad assottigliarsi e schiarirsi, diventando meno sensibile a quella lunghezza d’onda. A questo punto, cambiare sorgente, passando ad un laser Alessandrite, garantisce il massimo del risultato in meno sedute e con la più totale sicurezza.

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Il Dott. Alberto Oddo visita ed esegue trattamenti di medicina estetica e trattamenti laser a Roma, Perugia e Grosseto.
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